0
  • Carrello vuoto.
0
  • Carrello vuoto.

Forum Scenari Immobiliari

SERVIZI E INNOVAZIONE: ENERGIE NUOVE PER L’INDUSTRIA IMMOBILIARE ITALIANA

Presentato un report di Scenari Immobiliari durante il tavolo di lavoro “I servizi del futuro” in collaborazione con RINA Prime Value Services al 32mo Forum di Rapallo. Nel 2050 costruzioni e servizi immobiliari contribuiranno con 720 miliardi di euro alla formazione di più di un quarto del Pil nazionale

 

Mentre il mercato immobiliare europeo resta incerto nelle sue previsioni, i settori delle costruzioni e dei servizi immobiliari, nel corso del 2023 e in questa prima parte del 2024, sono rimasti solidi e fondamentali nella formazione della ricchezza nazionale, con l’Italia che continua a performare meglio di altre realtà del continente. Nel nostro Paese i comparti delle costruzioni e dei servizi continuano a far registrare dinamiche incrementale: le prime hanno raggiunto il 5,3 per cento, i secondi il 14,1 per cento del totale del PIL nazionale. Sono questi alcuni dei dati di una ricerca di Scenari Immobiliari presentata durante il panel “I servizi del futuro” in collaborazione con RINA Prime Value Services al 32mo Forum di Rapallo

Il settore dei servizi collegati al real estate afferma Francesca Zirnstein, direttore generale di Scenari Immobiliari dalla gestione all’intermediazione, ha avuto una crescita impetuosa nel corso del ventunesimo secolo in Europa. Nel nostro Paese è praticamente raddoppiato e ha avuto un incremento di quasi il cinquanta per cento negli ultimi dieci anni. Mentre il comparto delle costruzioni diminuiva la presenza nei sistemi economici, quello dei servizi legati agli immobili è diventato una componente importante nel pil europeo, con una media del 13,6 per cento, contro il 5,7 per cento delle costruzioni, escluso le opere pubbliche. Ritengo che ci siano ancora enormi spazi di crescita, tenendo presente ad esempio che il comparto residenziale è solo lambito dagli operatori professionali e che anche negli altri servono approcci e culture innovative”.

“I numeri evidenziati da Scenari Immobiliari sottolineano un ruolo sempre più centrale del settore delle costruzioni e dei servizi immobiliari nell’economia italiana”, dichiara Ugo Giordano, presidente RINA Prime Value Services.Questo risultato riflette una crescente importanza del comparto immobiliare, legata a dinamiche demografiche, urbanistiche e infrastrutturali. La domanda di nuove abitazioni e di servizi correlati (manutenzione, gestione, intermediazione) potrebbe essere trainata da cambiamenti nel tessuto sociale, dalla riqualificazione energetica e dalla digitalizzazione. L’innovazione digitale offre una vasta gamma di strumenti e soluzioni che migliorano l’efficienza, la trasparenza e l’esperienza complessiva nel settore immobiliare: dalla fase di valutazione fino alla gestione dei dati, passando sempre per la sostenibilità. Digital transformation significa anche un cambio di mentalità, un invito a essere più agili, collaborativi e orientati al futuro. È fondamentale che, come professionisti del settore immobiliare, abbracciamo queste trasformazioni e continuiamo a formarci e aggiornarci per rimanere competitivi e rispondere alle esigenze di un mercato in continua evoluzione”.

Nel 2023 il peso delle attività immobiliari e delle costruzioni sul Pil italiano è pari a circa 440 miliardi di euro, in aumento rispetto al 2022. L’industria immobiliare, in un contesto in continua trasformazione, rappresenta, e continuerà a rappresentare, uno dei pilastri fondamentali dell’economia. Per dare una spinta allo sviluppo del Paese, risulta fondamentale la componente dell’innovazione applicata al comparto del real estate, che nei prossimi anni sarà in grado di generare ricadute importanti sulla ricchezza del Paese e dei suoi abitanti.

Come emerge dalla ricerca di Scenari Immobiliari, analizzando le possibilità di sviluppo sociale ed economico, immaginando una crescita del valore del Paese anno su anno sfidante ma cauta e un andamento in contrazione della popolazione (54,3 milioni di abitanti al 2050), è possibile ipotizzare un prodotto interno lordo al 2050 di circa 2.500 miliardi di euro, con distribuzione pro-capite di circa 46 mila euro.

Grazie all’innovazione, infatti, in Italia l’industria immobiliare potrà generare 525 miliardi di euro di ricchezza nel 2030 (23,5 per cento del Pil) e 720 miliardi di euro nel 2050 (26,1 per cento).

In questo contesto, ogni euro di valore aggiuntivo generato dalle industrie del futuro dipenderà da tre componenti fondamentali: efficientamento produttivo di processo (tecnologia e specializzazione), gestione del rischio (competenza manageriale, tecnica e finanziaria) e nuovi mercati (megatrend).

 

 

> COMUNICATO STAMPA (.pdf)

Iscriviti Subscribe