ATI PROJECT: LA CITTÀ DEL FUTURO, UN ECOSISTEMA RESILIENTE DI SERVIZI INTERCONNESSI E SVILUPPO COLLABORATIVO
La Società presenterà una riflessione sul futuro dei centri urbani nel corso di “Migliora Italia” imprese, aziende e prodotti innovativi, durante il 31°Forum di Scenari Immobiliari in programma il 15 e 16 settembre a Rapallo
La città del domani sarà interconnessa, un luogo dove i componenti urbani essenziali si intrecceranno come un sistema integrato: i servizi collaboreranno in modo armonioso, originando un ecosistema in cui le strutture sanitarie lavoreranno accanto ai sistemi di trasporto e le istituzioni educative si armonizzeranno con la pianificazione urbana.
Questo è uno degli aspetti che emergono da “La Città che creiamo” una riflessione sui centri urbani del futuro incentrata su servizi interconnessi e collaborazione comunitaria, che ATI Project, studio internazionale di architettura e ingegneria, presenterà durante il 31°Forum di Scenari Immobiliari, in programma il 15 e 16 settembre a Rapallo, nella sezione “MIGLIORA ITALIA” imprese, aziende e prodotti innovativi, con focus su realtà imprenditoriali e progetti che costituiscono elemento di interesse per il Paese, per gli investitori istituzionali, per il mercato e che fanno sperare in un’Italia migliore.
Secondo lo studio, nelle città del futuro l’impegno all’ascolto e alla collaborazione daranno modo alle comunità di giocare un ruolo attivo nella ridefinizione dei propri quartieri. I poli educativi si apriranno alla città, trasformandosi in centri culturali e sportivi, favorendo l’inclusione e il coinvolgimento. Il co-housing diventìerà un modello di integrazione tecnologica e sistemi intelligenti, potenziando l’ottimizzazione delle risorse e la collaborazione tra gli abitanti. Le strutture sportive più all’avanguardia fungeranno da centri per riunire vari settori, incoraggiando la cooperazione interdisciplinare, e i centri sanitari diventeranno accoglienti snodi per promuovere il benessere per l’intera comunità.
Attraverso un equilibrio accurato tra conservazione e modernizzazione, gli edifici storici rimarranno rilevanti e funzionali, senza tralasciare il loro valore. La progettazione ruoterà, infatti, intorno alla resilienza, i progetti si adatteranno alle circostanze impreviste, assicurando che le città rimangano reattive e adattabili al cambiamento.
La realizzazione di città interconnesse implicherà una gestione accurata e collaborativa della progettazione, costruzione, utilizzo e manutenzione degli edifici e dei luoghi urbani. Ognuno di questi aspetti presenta, infatti, intricate complessità che richiederanno un continuo sviluppo e innovazione dei metodi e dei processi gestionali. In quest’ottica ATI Project mantiene da sempre un impegno saldo nella ricerca e nell’impiego delle tecnologie avanzate, dal BIM (Building Information Modeling), al data analysis all’Intelligenza Artificiale, insieme all’applicazione puntuale dei principi ESG. Attraverso queste pratiche, l’efficienza e la fattibilità vengono amplificate, garantendo che le visioni non siano solo aspirazioni, ma realtà tangibili.
“La Città che creiamo” – afferma Branko Zrnic, Presidente di ATI Project – delinea la strada verso un futuro urbano in cui la collaborazione e l’interconnessione dei servizi generano un ecosistema resiliente. Ci dedichiamo a trasformare questa visione in realtà attraverso ricerca e sviluppo costanti, insieme a un ascolto attento degli stakeholders dei nostri progetti. L’obiettivo è concretizzare interventi in cui l’efficienza, il dialogo e l’innovazione si uniscono per dare forma al futuro che auspichiamo, e che insieme, stiamo creando”.